Taccuino Anastasiano è il proseguimento del Blog "Circolo Letterario Anastasiano", con il quale rimane comunque collegato (basta cliccare sul logo del CLA).
Sarà questo un blog essenzialmente dedicato alle recensioni, alle notizie letterarie, alle presentazioni di libri ed agli appuntamenti ed incontri relativi al nostro territorio vesuviano, e non solo: dedicheremo spazio a tutte le notizie interessanti che ci giungeranno, con lo scopo di fornire valide informazioni culturali e spunti di riflessione su temi di carattere poetico e letterario in generale.
Buona lettura e buona consultazione.

martedì 25 giugno 2019

La nuova presentazione dell'Antologia "Mare nostro quotidiano" al Circolo Ufficiali della Marina a Napoli


Sarà nuovamente presentata venerdì prossimo 28 giugno alle ore 18.30 nella prestigiosa sede del Circolo Ufficiali della Marina Militare, in Via Cesario Console a Napoli, l'Antologia "Mare nostro quotidiano", curata da Giuseppe Vetromile con note critiche di Melania Panico e postfazione di Rita Pacilio, Scuderi Editrice. L'evento è stato organizzato dall'Associazione Mozart Italia - Napoli inserendolo nel Ciclo "Contaminazioni" curato da Suzana Glavaš.
Il ricco programma dell'incontro prevede, oltre alle riflessioni e alle letture dei brani poetici da parte di alcuni autori presenti, l'esecuzione di brani musicali che integreranno il tema trattato dall'Antologia: il Mare nostro quotidiano.
Dopo i saluti da parte degli organizzatori, interverrà il curatore dell'Antologia, poeta Giuseppe Vetromile, e l'autrice della postfazione, poetessa Rita Pacilio. Il giornalista e critico d'arte Angelo Calabrese esporrà poi brevemente i temi suggeriti dall'antologia, mentre i poeti Luigi Cannillo, Federica Giordano, la stessa Suzana Glavaš e Vanina Zaccaria, leggeranno brani tratti dalle loro sillogi poetiche inserite nel volume. Alle letture si alterneranno i brani musicali eseguiti dai Maestri Mauro Bibbò al flauto traverso, Emmanuele Capasso alla chitarra classica e Maria Gabriella Mariani al pianoforte.

G.V.
25/6/19

martedì 18 giugno 2019

Il Volume IV di "SUD I POETI", a cura di Bonifacio Vincenzi


E' da poco uscito il quarto volume del grande e impegnativo progetto editoriale di Bonifacio Vincenzi, intitolato "SUD I POETI", Macabor Edizioni. Il progetto è rivolto essenzialmente alla rivalutazione e allo studio delle maggiori voci poetiche contemporanee delle regioni italiane meridionali a partire dall'Abruzzo e fin giù alla Calabria e alla Sicilia.
Si tratta di un lavoro di ricerca e di selezione assai arduo, che però viene premiato dalla accuratezza e dall'abbondanza di notizie e testi degli autori antologizzati. Ogni volume è dedicato ad un personaggio di rilievo, con note critiche e testi davvero esaurienti. Nella seconda parte vengono antologizzati alcuni poeti attuali, introdotti ciascuno da un'opportuna e dettagliata nota critica.
Abbiamo così il primo volume, dedicato ad Antonio Spagnuolo; il secondo a Domenico Cara, il terzo a Carlo Cipparrone.
Questo quarto volume è dedicato a Giammario Sgattoni, una delle più significative coscienze culturali abruzzesi del secondo Novecento. Il libro riporta alcune testimonianze su Sgattoni, tra cui quelle di Ottaviano Giannangeli e del critico Renato Parente.
Nella seconda parte del libro sono riportate le voci di cinque poeti del Sud, scomparsi, da non dimenticare: Enzo Valentini, Giacinto Spagnoletti, Marilia Bonincontro, Rocco Scotellaro e Raffaele Carrieri.
Nella parte finale prosegue la mappatura della produzione poetica del secondo Novecento e di questi primi anni del Duemila. Sono quindi riportati alcuni testi poetici di: Domenico Cipriano (introdotto da Enzo Rega), Gilda Policastro (presentata da Bonifacio Vincenzi), Franco Ciarelli e Giuseppe Vetromile (introdotti da Antonio Spagnuolo), Rocco Salerno (introdotto da Tommaso La Rocca).

SUD I POETI, Vol. IV, a cura di Bonifacio Vincenzi, Macabor Editore, Francavilla Marittima (Cs), 2019.

G.Vetromile
18/6/19

giovedì 13 giugno 2019

"La storia di Pilli": la bella favola di Antonietta Gnerre, in una nota di Gianni Maritati

Antonietta Gnerre, non solo scrittrice e poetessa di grande levatura nazionale, nonché presidente e organizzatrice del prestigioso Premio Prata, si rivela anche ottima favolista.
La ritroviamo dunque qui, in questa sua breve ma intensa favola, ricca di morale, piacevole da leggere anche per gli adulti, dal titolo "La storia di Pilli", Edizioni Scuderi di Avellino.

Riportiamo qui di seguito l'introduzione e scheda del libro a cura di Gianni Maritati, Vice Caporedattore del TG1:


Non c’è niente di più vero delle favole. E la favola del volpacchiotto Pilli, scritta con sagacia e passione da Antonietta Gnerre, lo conferma. Già il nome del nostro piccolo eroe è un riflesso di questa certezza: è preso dal cognome di un’antica casata toscana. Signori del contado fiorentino, i Pilli vantano un capostipite che fu fatto cavaliere nientemeno che da Carlo Magno, ai tempi del Sacro Romano Impero. La loro memoria genealogica, dunque, appartiene ai secoli che vanno via come granelli di sabbia nella clessidra della Storia… 
Con il suo aulico nome, il volpacchiotto Pilli rievoca sì un glorioso passato eppure in questa favola guarda anche ad un futuro che vorrebbe altrettanto radioso. Ma non può. Tanti ostacoli mettono a dura prova la sua crescita e il suo rapporto con il mondo: le canzonature dei compagni di scuola, i pregiudizi, le convenzioni… Finché Pilli trova la forza di reagire. La trova nello studio della musica, la sua grande passione. 
In un mondo magico e immaginario, quello delle favole, l’eroe ci viene incontro per dirci che c’è sempre un orizzonte più grande al di là delle nostre lacrime, un sole più splendente al di là del nostro dolore. Le favole ci insegnano che dobbiamo avere la forza e la voglia di reagire, di emergere al di sopra del grigiore che ci circonda e di trovare il colore giusto da dare alla nostra vita, di conquistare ogni giorno la pace interiore. Quella pace, capace di cambiare il mondo.  
E così Pilli, in attesa di un sogno, fa la differenza. Le favole sono vere proprio per questo."

Aggiungiamo, per concludere, qualche riflessione della stessa autrice:

Le favole insegnano a superare gli ostacoli della vita, le paure, le insicurezze, le ingiustizie. Il volpacchiotto Pilli, nel suo percorso di crescita e di maturazione, affronta tante difficoltà e combatte, prima di tutto, con l’insicurezza di sapere che sbaglia a prescindere. 

È profondamente deluso dal suo aspetto, dalla sua coda enorme e a forma di palla. È triste perché gli amici lo prendono in giro. È infelice perché non riesce a concentrarsi nello studio della musica delle foglie. Poi un giorno trova la forza di parlare con il suo maestro, che è la volpe più vecchia del paese. Scopre, con grande meraviglia, che c’è una possibilità (la speranza) di riappropriarsi della sua vita. Il maestro indica a Pilli di contemplare l’aquila della storia, la saggezza. Pilli un giorno la sogna e comprende che deve superare le sue paure con forza e determinazione. Il volpacchiotto percepisce che, impegnandosi nello studio dei suoni, ce la può fare “Perché tutti hanno il diritto e a volte anche il dovere di migliorare la propria esistenza”. Tutto cambia “Perché diventare migliori non è una cosa impossibile”. 
Oltre a questi messaggi di riscatto ce n’è un altro tra le righe, quello della pace tra tutti gli animali. Grazie a Pilli tutti gli abitanti del bosco comprenderanno che si può vivere insieme senza farsi del male, senza mobbizzare gli altri e senza discriminarli per i loro handicap fisici, ma valorizzando e armonizzando le differenze e i talenti di tutti.    
Le favole, come le fiabe, sono rivolte a tutti. Ci mettono davanti a delle prove che i personaggi devono affrontare e superare, come nella vita. Insegnano ad essere forti e a non perdere mai di vista la speranza, la verità.

G.V.
13/6/19



mercoledì 12 giugno 2019

RPlibri: una realtà editoriale molto vicina agli Autori


E' da qualche tempo che seguo l'evoluzione, in crescendo, del marchio editoriale RPlibri, diretto da Rita Pacilio: una realtà davvero molto vicina agli Autori, nata due anni fa già con il nobile intento di operare selezioni accurate nel vasto mare delle proposte e dei desideri di pubblicazione da parte di poeti e scrittori, già affermati o solo alla loro prima timida prova ma già con un progetto valido e degno di essere pubblicato. Con questo non voglio dire che altri Editori siano da meno, ma RPlibri sicuramente segue una linea nobile e onesta, nonché con grande competenza, in tutte le fasi della realizzazione del libro: come ogni Casa Editrice seria e onesta fa, e deve fare, al di là della sua dimensione e notorietà in campo nazionale, e al di là della specificità delle pubblicazioni.
RPlibri progetta la pubblicazione curando tutti i particolari, seguendo e suggerendo all'autore le modalità più consone perché il libro, si tratti di poesia o di narrativa, possa poi acquisire le giuste caratteristiche formali e stilistiche, eseguendo un editing altamente professionale e delicato, molto aderente a ciò che l'autore vuole esprimere, e tale da non sconvolgere eccessivamente il contenuto del testo. La veste del libro è molto elegante, infatti, è prodotto con carte pregiate e avoriate.
Anche a pubblicazione avvenuta, l'autore non è lasciato solo, ma viene seguito e consigliato: per esempio, nella scelta più opportuna delle sedi per una valida presentazione, e inoltre il testo viene affidato a personalità di comprovata serietà e competenza al fine di redigere utili note critiche.
A questo proposito, personalmente ho avuto il piacere di leggere e commentare molti testi della RPlibri, e sul mio Blog "Transiti Poetici" (transitipoetici.blogspot.com) è possibile trovare diversi autori da me inseriti con brevi note di letture e stralci delle loro composizioni.
In un mondo in cui le pubblicazioni in rete aumentano progressivamente, ritrovare sulla propria scrivania un buon libro di poesie, sentirne l'odore e assaggiare il gusto delle parole con la mente e con il cuore, è ancora sempre una delizia insostituibile! E la RPlibri senza alcun dubbio contribuisce alla rivalutazione della carta stampata, della buona letteratura che non solo si legge, ma si "tocca" e si "odora" anche.

G.Vetromile
11/6/19

lunedì 10 giugno 2019

A Montefredane la Settima Edizione del Premio di Cultura "Oreste Giordano"


La Proloco di Montefredane (AV) in collaborazione con il Comune, indice la 7ª edizione del Premio di Cultura “Oreste Giordano”.
La serata di premiazione si svolgerà a Montefredane (AV) domenica 16 giugno 2019 alle ore 17.30 nella storica cornice del Castello Caracciolo.
La manifestazione porta il nome di Oreste Giordano, raffinato letterato di origine montefredanese, nato nel 1875 e particolarmente attivo nell’ambiente napoletano dell’epoca.
L’evento ambisce a valorizzare il pensiero come chiave di emancipazione e di sviluppo, e si innesta nel solco di una pertinace volontà a diffondere e consolidare l’arte contro i rigurgiti di una società che vira verso l’appiattimento, la superficialità e il conformismo omologante.
La serata sarà condotta dai giornalisti Barbara Ciarcia e Nello Fontanella.
Dopo i saluti del sindaco, arch. Valentino Tropeano, si procederà alle premiazioni.
I riconoscimenti vengono tributati ad eminenti personalità che abbiano illustrato i rispettivi ambiti d’azione.

Questi i premi assegnati per le diverse sezioni.

Premio al Giornalismo: Pierluigi Melillo
Premio alla Legalità: Gabriele Meoli
Premio alla Cultura dell’Impresa: Armando De Matteis
Premio alla Poesia: Federica Giordano
Premio alla Scrittura: Emilia Bersabea Cirillo
Premio alla Cultura della Musica: Leonardo Quadrini
Premio alla Cultura Scientifica: Carlo Iannace
Premio alla Cultura delle Tradizioni: Scuola di tombolo di Santa Paolina(AV)

Presidente onorario del premio: Gianni Festa

Presidente della giuria: Norberto Vitale

Giuria:
Raffaele Barbieri, Cosimo Caputo, Antonietta Gnerre, Rita Pacilio.

Comitato dei Garanti:
Luigi Anzalone, Rosanna Bazzano, Saverio Bellofatto, Franco Buononato, Ciro De Novellis, Annibale Discepolo, Massimiliano Finamore, Marco Grasso, Peppino Iuliano, Eugenio Lucrezi, Melania Panico, Paolo Saggese, Silvio Sallicandro, Giuseppe Vetromile.

Comitato dei Giornali online:
Il Ciriaco, Il Giornale dell’Irpinia, Irpinianews, Irpinia24, Irpiniatimes, La Gazzetta dell’Irpinia, Orticalab

Il II Volume dell'Antologia "Transiti Poetici"

CIRCOLO DELLE VOCI, Vol. I°

"Gusti di...versi", Ristorante Albergo dei Baroni, Sant'Anastasia (Na), 13 marzo 2015

La mostra "Il respiro della materia / I colori dell’anima"

Due poesie di Gerardo Pedicini

L’ombra del tempo

(per Sergio Vecchio


L’ombra del tempo

è ferma alla tua porta

e tra i rami

vigila la civetta,

cara agli dei.

Nel silenzio della notte

avanza il giorno tra le spine

e il vento rode

le vecchie mura sibarite

intrise d’acqua e di memorie.

Dorme nel profondo la palude:

il Sele discende lento fino al mare

e svuota le tombe dei sacrari.

Ora è l’antica Hera,

ora è Poseidon a indicarti il cammino.

Alla deriva del vento

il tuo passo di lucertola

è rapido volo d’uccello.

Sotto la tettoia scalpita il treno

sugli scambi e rompe le stagioni

nel vuoto delle ore.

Nel laboratorio acceso di speranze

resti tu solo a sorvegliare

il perimetro antico delle mura

mentre vesti d’incenso i tuoi ricordi

tracciando sul foglio linee d’ombra.

***

I segni della storia

(ad Angelo Noce)


Cinabro è il fuoco dei ricordi:

passano rotte di terre nella mano

e sfilano i segni della storia.

Ombre e figure

alzano templi alla memoria.

Nell’antico corso del mare

si sospende la luce del giorno.

È un sogno senza fine.

Transita il tempo da un foglio all’altro

e incide in successione

ciò che già fu, ciò che sarà

nella tenue traccia del tuo respiro.

(Gerardo Pedicini)

Il libretto "I Poeti della rosa"