sabato 14 settembre 2013

Le "Donne in carne e ossa" di Luisa Bossa

E' stato presentato con successo ieri, venerdì 13 settembre, nella Biblioteca Comunale di Sant'Anastasia (Na), il recente libro di Luisa Bossa, "Donne in carne e ossa", Edizioni CentoAutori. Si tratta di una raccolta di cinque racconti, in ciascuno dei quali viene narrata la storia di una donna che vive e si confronta in una società che impone le sue regole, le sue abitudini millenarie, una società nella quale ancora la donna deve subire e adeguarsi ad un comportamento tacitamente maschilista, intriso di tabù e di distorsioni, di fatue appariscenze, di deviazioni e di ingiustizie.
Il panorama è certamente quello del sud, un meridione in cui è ancora profondamente radicato il senso di cosificazione della donna, uno stato dal quale la donna ben di rado riesce purtroppo ad emergere, e quando lo fa, lo fa con impeto improvviso e battagliero, riuscendo alla fine, se non proprio ad ottenere giustizia definitiva, almeno a riconquistare la propria intima dignità e personalità. Spesso anche a costo della propria vita.
Sono storie di disagio e coraggio, come leggiamo nella quarta di copertina, cioé due comportamenti estremi: da una parte il disagio che più o meno consapevolmente prova ciascuna delle cinque protagoniste nell'affrontare una situazione scabrosa o nel vivere una realtà distorta e sconveniente; e dall'altra il coraggio, la presa di coscienza totale e liberatoria, l'uscita da uno stato opprimente sia fisicamente che psicologicamente, il riscatto pieno, anche a costo, come dicevamo, dell'estremo sacrificio della propria vita.
Sono storie vere, di "donne in carne e ossa", magistralmente presentate e introdotte singolarmente da altrettante giornaliste, attrici e personaggi impegnati, come Maria Rosaria Capacchione e Monica Guerritore. Ma sono anche storie emblematiche, perché ciascuna è rappresentativa di uno stato e di una situazione femminile verosimilmente ancora alla ribalta, in questo mondo in cui la donna è ancora soggetta a stereotipi negativi, a regole e usanze prevalentemente dettate dal mondo maschile.
Questo libro di Luisa Bossa è in effetti un mosaico composto da cinque grandi tasselli, cinque grandi storie di donne coraggiose che riescono alla fine ad infrangere quella barriera di ipocrisia e di noncuranza che cerca di allontanare dalla società civile, di porre in secondo piano, una realtà, che in massima parte coinvolge il mondo femminile, distorta e distorcente, degradata e del tutto ingiusta.

Ecco: l'ingiustizia, l'ingiustizia e la sopraffazione: queste le negatività maggiori affrontate e superate dalle nostre cinque protagoniste, che potremo conoscere leggendo il libro di Luisa Bossa, una scrittrice che sa esporre il testo con uno stile asciutto e diretto, prossimo, in modo comportamentale e psicologico, alle protagoniste delle storie, tanto da far immedesimare il lettore nelle stesse, a prenderne parte in prima persona e a condividerne in pieno le sofferenze, le aspettative, la riscossa, il sacrificio, il sogno.

Giuseppe Vetromile

martedì 3 settembre 2013

Luisa Bossa a Sant'Anastasia

Sarà presentato il prossimo 13 settembre qui a Sant'Anastasia, nella Biblioteca Comunale "G. Siani", il nuovo libro di Luisa Bossa, "Donne in carne e ossa".
Si tratta di un interessante volumetto di 5 racconti, tutti al femminile: cinque storie di disagio e coraggio di altrettante donne del Sud.
A parlarne in modo particolareggiato sarà Giuseppe Vetromile. E' previsto anche un intervento di Salvatore Velardi, responsabile CGIL Nola-Pomigliano. Le letture sono affidate alla giovane Carmen Abbazia, operaia Fiat. Silvia Aurino modererà l'incontro.
Luisa Bossa è insegnante di latino e greco. Attiva nel volontariato sociale, ha militato nel Movimento per la Pace e nel Movimento Internazionale per la Riconciliazione. Sindaco di Ercolano dal 1995 al 2005, è stata nominata dall'Unicef  "Sindaco difensore dei bambini". Membro della Commissione Parlamentare Antimafia, nel febbraio 2013 è stata rieletta deputato al Parlamento per il Partito Democratico.