Originalissimo titolo che il poeta, saggista e critico
siciliano Marco Scalabrino, ha voluto dare alla sua recente opera in due volumi
sulla poesia dialettale siciliana. I due libri, editi per i tipi della Casa
Editrice CFR dell'ottimo e instancabile Gianmario Lucini, raccolgono le
approfondite recensioni, saggi e note critiche di Marco Scalabrino, dedicate a
diverse ed importanti voci poetiche dialettali siciliane dell'ultimo novecento
e oltre.
Da anni Marco Scalabrino si dedica con impegno e grande
preparazione non solo alla scrittura poetica in proprio, ma anche e soprattutto
allo studio approfondito delle altre realtà siciliane, dando un contributo
essenziale alla conoscenza e alla diffusione della letteratura meridionale e
siciliana, che già, volendo parlare solo della poesia, viene sovente trascurata
se non addirittura dimenticata.
Sono valori da difendere, da tenere a riferimento e da
diffondere sempre, perché la lingua siciliana, come anche le altre lingue
vernacolari, e in particolar modo il napoletano, sono la storia, la società, il
costume e l'anima stessa del popolo che la parla e la vive.
Non a caso dunque Marco Scalabrino vuol parlare di
quest'arte che è sicuramente migliore, più buona, egli afferma, degli stessi
uomini che la vivono.
Ecco gli Autori trattati da Marco Scalabrino nei due volumi:
Alessio Di Giovanni, Paolo Messina, Salvatore Camilleri, Pietro Tamburello,
Aldo Grienti, Carmelo Molino, Antonino Cremona, Salvatore Di Pietro, Enzo
D'Agata, Nino Orsini, Elvezio Petix, Salvatore Di Marco, Giovanni Formisano,
Vito Mercadante, Nino Pino, Maria Favuzza, Titta Abbadessa, Carmelo Lauretta,
Salvo Basso.
La prefazione all'opera è di Pietro Civitareale.
Marco Scalabrino, "Parleremo dell'arte che è più buona degli uomini", Saggi di poesia dialettale siciliana, Voll. I e II, CFR Edizioni, 2013
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