A un progetto di poesia si affida sovente il proprio cuore
segreto. Sappiamo bene che la poesia, al di là di ogni possibile e a volte
opinabile definizione, è in effetti un genere letterario figlio diretto di una
capacità creativa di notevole significazione e importanza. Capacità creativa
che nella fattispecie si organizza e si manifesta, si esprime, sotto forma di
scrittura altra, diversificandosi del tutto dalle altre modalità:
comunicazione, parlata quotidiana, cronaca, e perfino narrativa.
Il fatto è che alla poesia si affida il compito di dire le
cose che, diversamente e in altri contesti, non si hanno la forza e il pudore
di dire, e sono cose che, spesso, neanche l'autore si immagina. Scrivere di
poesia è un dono, è un talento che molti hanno, molti credono di avere, molti
non immaginano neanche di possedere e pertanto non si accingono neanche a
scrivere un solo verso. Ma quando "scatta" quell'impulso interiore,
allora ecco il fiume in piena, a volte persino incontrollato, delle parole in versi.
Certo, il poeta di mestiere poi le affina, quelle parole, le
"lavora", le gestisce. Ma l'impeto è nato ed è inarrestabile. Alla
poesia l'autore affida i suoi segreti, quelli che forse neanche lui conosce
profondamente.
Ed è proprio così che Flora De Biase concretizza e realizza
il suo progetto creativo, affidando appunto ai suoi versi le segrete emozioni,
tutto il pathos e in fin dei conti tutta la sua umanità: donna come tante
altre, dedita alla famiglia, con esperienze di volontariato sociale che le
hanno permesso, e le permettono, di conoscere le tragedie umane più grandi, e
quindi di andare direttamente al cuore della persona, a leggervi dentro, a
lenirne le sofferenze e i patimenti fisici, ma anche psicologici. Una donna
dotata di grande sensibilità, che riesce a vedere al di là della pelle e delle
parole, e che proprio grazie a ciò l'arte, il disegno e soprattutto la poesia,
sono diventate la maggiore espressione della sua ricca personalità. La musa
poetica ha voluto premiarla donandole un talento e una inclinazione che Flora
De Biase ha accolto con onestà, direi con umiltà, ma anche con grande passione
ed entusiasmo, inducendola a scoprire vieppiù il suo mondo interiore, a
studiarlo e a sondarlo sempre più in profondità, per trarne quei frutti poetici
che si sono poi materializzati in questo libro, "Emozioni in petali",
suo primo lavoro in quest'ambito.
Si tratta di componimenti lineari e diretti, che prendono
spunto direttamente dalla nobiltà e purezza d'animo dell'autrice. Ella vuole
esprimere emozioni e donarle al mondo, ai lettori, e lo fa utilizzando appunto
un versificare sobrio, pulito, scevro da possibili tentazioni di
sovrastrutturare il significato e il contenuto dei suoi testi. Poesie d'amore,
essenzialmente. Quell'amore tanto provato e sofferto, che l'autrice espande a
dismisura, perché "Lo cerchi nel
guardare l'orizzonte / lo vorresti vicino a te / ma non sai se esiste /
quest'amore impossibile" (pag. 14).
Flora De Biase utilizza sovente un altro sé nella sua
progressione poetica, come se fosse la sua ombra o il suo riflesso a dire le
cose e non lei direttamente: "Lei
che ad ogni caduta / ti porge la mano / per rialzarti…"
("L'ombra", pag. 20); ella in questo modo fa parlare direttamente la
propria anima segreta, cercando il più possibile di allontanare la razionalità
nel dispiegare le sue forti emozioni, per non cadere facilmente in una ovvietà
superficiale e del tutto personale. Infatti, la sua pronuncia poetica, che in
qualche tratto è persino denuncia, si universalizza, abbracciando le pene
d'amore e le sofferenze di tutte le donne e di tutta l'umanità: "La felicità / è solo per pochi / e chi l'ha
vissuta sa / che è come un lampo / che resta impresso / negli occhi"
(pag 35).
Un libro interessante, insomma, intriso di sentimenti buoni
e di perdono verso coloro che hanno tradito l'amore e i valori familiari: ma un
perdono non ingenuo e non debole, bensì pregno di una forza di vita e di
desiderio a procedere comunque lungo le difficili vie dell'esistenza, con
matura consapevolezza e, in fondo, con grande speranza.
Flora De Biase, "Emozioni in petali", Youcanprint,
2016
Giuseppe Vetromile
18/7/16