"Ero Maddalena, lo sento, lo so":
così Cinzia Demi ripete in alcuni versi della sua recente silloge poetica
"Ero Maddalena" (Puntoacapo Editrice). Ed è il reiterarsi di un
concetto, di un'idea molto forte, quasi indispensabilmente gridata e spesso
sottintesa in tutta l'architettura poetica della raccolta, per affermare e
confermare una dualità femminile veramente integrata, indissolubile, nella
figura e nell'animo della sua ideatrice e creatrice, la nostra poetessa
bolognese Cinzia Demi.
Lungi
dal voler raccontare, seppure in modalità poetica, la vicenda più o meno
conosciuta, più o meno ambigua, della classica Maddalena (o delle varie
Maddalena) che ha contornato la vita di Gesù Cristo, Cinzia Demi con "Ero
Maddalena" ha voluto piuttosto immedesimarsi, in un certo senso, in quella
figura, traendola dalla nebbiosità e dalle contraddizioni insite in questo
enigmatico personaggio del Vangelo, e integrandola addirittura in sé, come
donna del quotidiano, e come donna del mondo, di qualsiasi spazio e tempo.
L'intelligente
operazione poetica che compie dunque Cinzia Demi in questo suo interessante
libro, edito da Puntoacapo e con prefazione di Gabriella Sica e postfazione di
Rosa Elisa Giangoia, è proprio questo lungo narrare/narrarsi, fortemente
intrecciato e integrato, in un monologo/dialogo attraverso il quale le
passioni, i sentimenti, le frustrazioni, gli inganni, i timori di
"quel" tempo", emergono in superficie e divengono i medesimi di
"questo" tempo. Non si tratta di sovrapposizioni, di rielaborazioni,
di spiegazioni di come può essere "ora" la Maddalena di
"allora", bensì di una vera e propria ri-creazione della Maddalena
nella sua interezza indipendentemente dalla sua collocazione spaziale e
temporale: "il tuo volto non lo
scordo / lo cerco tra la gente / e qui sono tutte donne / certo rose tra le
rose / si credono regine / vanno col vestito nuovo / le scarpe lucidate / alla
santa degli impossibili / oggi raccomandate / io mi piego alla pietà / di uno
che ho visto morto / che non è più nessuno".
Credo
che nessuno mai, come e prima di Cinzia Demi, abbia pensato di produrre
un'opera in versi, un poemetto intero, ispirato alla figura della Maddalena, o
forse ci sarà stato qualche raro caso sporadico che ha soltanto sfiorato
l'argomento, prendendo a prestito qualche brano o qualche riferimento
particolare della storia; forse il motivo va ricercato nella figura troppo
ambigua o sfuggente di questo personaggio, di questa
"peccatrice-santa". E quindi, il voler riferirsi a Maddalena, con le
modalità già esposte più sopra, è stato a mio avviso, da parte della nostra
poetessa, un atto di grande coraggio ma anche di grande intuizione, nonché di
consapevolezza del proprio talento poetico e della propria capacità di
elaborazione originale, "sui generis", grazie alla quale ne è sortito
un libro piacevolissimo, intenso, fluido, appassionante. Vi sono concentrate
tutte le donne di tutti i tempi, con le loro passioni, le loro incertezze, i
dolori e le gioie, la ricerca assidua e a volte drammatica di una identità e di
una dignità molto spesso ignorata e calpestata ("è un nome che cerco / a tentoni nel fetido sottoscala / dove passo le
notti…"; "è un nome che
cerco / nel sogno del mattino / l'unico che ricordo…"). Cinzia Demi,
in "Ero Maddalena", ha voluto e saputo assumere in sé tutte queste
caratteristiche femminili, al di là di ogni retorica e di ogni giudizio e
pregiudizio da parte di una società, in tutti i tempi, che colpevolizza e
frustra la donna per il solo fatto che ella va incontro alla propria libera
espressione, nella vita di tutti i giorni, negli affetti, nell'amore. Così il
riferimento alla storica vicenda di Gesù, che contorna la storia di
Maddalena-Cinzia, è simbolicamente indicativo e propositivo di una affermazione
di identità piena e libera, in mezzo ad una società che ancora penalizza e
inculca negli animi femminili forti sensi di colpa.
Per
questo, il poemetto di Cinzia Demi, che scorre come acqua sorgiva nel cuore dei
lettori attenti, grazie anche al suo fluire continuo, senza vane interruzioni e
distoglimenti, basandosi su una struttura poematica dal verso breve e ricco di
assonanze e rime interne, si pone sicuramente sui livelli più alti dell'attuale
poesia italiana.
Cinzia Demi, "Ero Maddalena", Puntoacapo Editrice. Prefazione di Gabriella Sica. Postfazione di Rosa Elisa Giangoia.
Giuseppe
Vetromile
31/1/15