Nulla di più difficile, per uno
scrittore, elaborare una fiaba. Intendo uno scrittore che normalmente sia
dedito alla produzione di racconti e romanzi destinati al mondo degli adulti.
Si tratta infatti di un genere particolare di letteratura, dove la narrazione
deve seguire modalità e canoni aderenti e confacenti alla psicologia e alla
mentalità dei bambini. Senza dilungarmi su banali e ovvie esplicitazioni sul
come andrebbe progettata e scritta una fiaba, sul contenuto particolare della
storia e sul linguaggio da utilizzare, adatto al mondo dei bambini, devo dire
che è una modalità narrativa affascinante, non solo, ma anche altamente
educativa e utilissima nell'accompagnare il fanciullo verso l'età adulta, verso
la sua maturazione. E quando a scrivere fiabe è un poeta, una poetessa, il
prodotto che viene elaborato può essere ancora più piacevole, istruttivo,
importante dal punto di vista non solo ludico ma pedagogico e formativo.
Sono esistiti ed esistono maestri
in questo campo, è vero, dai classici e intramontabili del passato fino ai più
recenti scrittori per ragazzi, e non staremo qui ad elencare i tantissimi
autori già noti a tutti. Ma il fascino della fiaba prende un po' tutti e prima
o poi si prende la penna per narrare qualcosa che sia adatto per i bambini. Ma,
attenzione, come dicevo prima non è cosa facile! Come per qualsiasi altro
genere letterario, anche qui ci vuole intuito, competenza, soprattutto
competenza e conoscenza del mondo dell'infanzia, sotto tutti i punti di vista,
e poi tecnica narrativa e tanto cuore. Non è da tutti, dunque. Non tutti gli
scrittori e i poeti possono avere questo "allargamento" di competenze
e di cuore per poter inventare una fiaba: una fiaba che abbia un suo contenuto
luminoso e illuminante, una morale forte, insomma, e fatta intendere ai bambini
con parole semplici, storie lineari e coerenti, improntate al rispetto e alla
conquista dei valori fondamentali della nostra umanità: la giustizia sociale,
l'equità, la libertà, l'amore, la pace, eccetera…
Una di queste scrittrici, nonché poetesse,
è senz'altro Rita Pacilio, un nome all'avanguardia nel panorama letterario
italiano contemporaneo, un'autrice prolifica e di grande talento, che riesce a
completare in sé gli aspetti complessi e variegati della scrittura, della
poesia, della critica letteraria, del teatro e della musica, ed ora anche della
fiaba! Il tutto con una integrazione ed una competenza, e con un cuore!,
davvero eccezionali, tenendo anche in conto la sua vasta esperienza nel
sociale.
"La principessa con i
baffi" è una fiaba, edita per i tipi della Casa Editrice Scuderi di
Avellino, che Rita Pacilio ha voluto sapientemente e generosamente donarci, e
dico "donarci" riferendomi non soltanto al mondo dei bambini, perché spesso
dobbiamo essere noi adulti a dover prendere a riferimento l'etica e la morale
contenuta nelle fiabe!, con un'opera letteraria di valore, bella non solo
tipograficamente, in quanto arricchita dai preziosi e indicatissimi disegni di
Patrizia Russo, interessante e molto educativa.
La storia di per sé è semplice e
lineare, come tutte le fiabe, perché l'importanza sta nella morale conclusiva,
che il bambino lettore riesce senz'altro a cogliere immediatamente: il dover
guardare nella profondità dell'anima degli altri esseri umani, oltrepassando le
apparenze fisiche e gli atteggiamenti fuorvianti, e in ultima analisi, le
origini, i credi, il colore della pelle. Un isegnamento importantissimo, in una
società, come quella attuale, sempre più dedita alla chiusura, all'egoismo, al
giudizio superficiale e anzi al pregiudizio!
Auguriamo dunque alla
"Principessa coi baffi" di Rita Pacilio una lunga vita, a raddrizzare
e a capovolgere i falsi autoconvincimenti di superiorità di una società
pseudocivile, una lunga vita nelle famiglie dove il papà, la mamma o i nonni
possano raccontare ai loro fanciulli questa storia straordinaria, ricavandone
la dovuta luminosità e saggezza nel giudicare gli altri; nelle scuole, dove gli
insegnanti avveduti e competenti possano con questa fiaba sfaldare i giudizi
precipitosi, di primo acchito, che sovente gli alunni e i bambini esprimono nei
confronti dei "brutti", dei malmessi, dei poveri, degli sciagurati,
degli emarginati.
E i nostri auguri e complimenti anche
alla bravissima Rita Pacilio, autrice di questa fiaba eccezionale!
Rita Pacilio, "La
principessa con i baffi", Scuderi Editrice, Avellino, 2015
G.V. 3/11/15