
martedì 4 giugno 2013
Francesco Mastriani: un escluso
Come afferma la stessa Autrice (che ha da poco dato alle stampe un altro interessante testo letterario, "La follia delle parole nel Seicento e Novecento", Manni Editore) nella premessa, il saggio "Francesco Mastriani: un escluso" nasce da una rivisitazione finalizzata a dimostrare e a ribadire, nell'economia della trattazione, la collocazione dell'appendicista napoletano fuori dalle istanze naturalistiche e realistiche... Di qui l'intento di riesumare dalle tenebre dell'oblio un romanziere che merita di essere conosciuto e rivalutato, almeno in ambito di letteratura regionale e popolare, con un posto che non sfiguri tra quanti hanno scritto di Napoli e del suo endemico degrado morale e sociale.
A discuterne con l'Autrice, nell'incontro di giovedì 13 giugno, saranno Francesco D'Episcopo e Pasquale Malva. Le letture di alcuni brani del libro saranno a cura di Daniela De Giorgio.
Il II Volume dell'Antologia "Transiti Poetici"
Transiti Poetici Vol II by Giuseppe Vetromile on Scribd
CIRCOLO DELLE VOCI, Vol. I°
"Gusti di...versi", Ristorante Albergo dei Baroni, Sant'Anastasia (Na), 13 marzo 2015
La mostra "Il respiro della materia / I colori dell’anima"
Due poesie di Gerardo Pedicini
L’ombra del tempo
(per Sergio Vecchio
L’ombra del tempo
è ferma alla tua porta
e tra i rami
vigila la civetta,
cara agli dei.
Nel silenzio della notte
avanza il giorno tra le spine
e il vento rode
le vecchie mura sibarite
intrise d’acqua e di memorie.
Dorme nel profondo la palude:
il Sele discende lento fino al mare
e svuota le tombe dei sacrari.
Ora è l’antica Hera,
ora è Poseidon a indicarti il cammino.
Alla deriva del vento
il tuo passo di lucertola
è rapido volo d’uccello.
Sotto la tettoia scalpita il treno
sugli scambi e rompe le stagioni
nel vuoto delle ore.
Nel laboratorio acceso di speranze
resti tu solo a sorvegliare
il perimetro antico delle mura
mentre vesti d’incenso i tuoi ricordi
tracciando sul foglio linee d’ombra.
***
I segni della storia
(ad Angelo Noce)
Cinabro è il fuoco dei ricordi:
passano rotte di terre nella mano
e sfilano i segni della storia.
Ombre e figure
alzano templi alla memoria.
Nell’antico corso del mare
si sospende la luce del giorno.
È un sogno senza fine.
Transita il tempo da un foglio all’altro
e incide in successione
ciò che già fu, ciò che sarà
nella tenue traccia del tuo respiro.
(Gerardo Pedicini)
Nessun commento:
Posta un commento