Taccuino Anastasiano è il proseguimento del Blog "Circolo Letterario Anastasiano", con il quale rimane comunque collegato (basta cliccare sul logo del CLA).
Sarà questo un blog essenzialmente dedicato alle recensioni, alle notizie letterarie, alle presentazioni di libri ed agli appuntamenti ed incontri relativi al nostro territorio vesuviano, e non solo: dedicheremo spazio a tutte le notizie interessanti che ci giungeranno, con lo scopo di fornire valide informazioni culturali e spunti di riflessione su temi di carattere poetico e letterario in generale.
Buona lettura e buona consultazione.

Poesia a Cerro al Volturno, 30/8/25

sabato 15 novembre 2025

Una giornata dedicata alla cultura e alla poesia a Pescocostanzo

La poesia non ha confini, ma lega tutti con il filo robusto della condivisione delle culture, del senso della vita, della fratellanza e dei sentimenti. Per questo motivo ogni momento, ogni incontro, ogni luogo, è sempre un’opportunità importante per ribadire e riconfermare questi valori.
Tra le Associazioni che incoraggiano e promuovono la cultura letteraria e poetica che ci unisce tutti, formando ponti e collegamenti che superano ogni barriera territoriale e pregiudiziale, c’è “PeoniArt Cultura e Ambiente”, che per il 29 novembre 2025 ha organizzato nella sua sede di Pescocostanzo (Aq), con la fattiva collaborazione del Circolo Letterario Anastasiano di Giuseppe Vetromile e dell’Associazione “I Ponti dell’Arte” di Gennaro Maria Guaccio (altre due realtà molto impegnate nel campo della promozione e diffusione della poesia sul territorio campano e nazionale…) una intensa giornata interamente dedicata alla cultura e alla poesia, con un tema centrale che tratterà “La donna nel mondo, promotrice di cultura, di pace e di poesia”. Parallelamente, si parlerà della proposta di gemellaggio con la città di Luoyang in Cina, organizzatrice del Festival delle Peonie e della Cultura che lì si svolge annualmente.
Sarà dunque la Presidente dell’Associazione “PeoniArtRita Pardo ad accogliere gli ospiti e a condurre l’incontro, con i saluti iniziali del Sindaco di Pescocostanzo avv. Roberto Sciullo, e a seguire gli interventi del geografo René Maury, di Giuseppe Vetromile e di Gennaro Maria Guaccio. Successivamente interverranno Clarissa Campodonico, giornalista e presidente A.N.D.E. Napoli, che tratterà l’argomento “Donne che riscrivono il mondo”, e Vienna Cammarota con il suo “lungo cammino a piedi da Venezia a Pechino, che parlerà di “Chi conosce veramente Marco Polo?”.
Chiuderà la prima parte dell’incontro un reading di poesie con autori provenienti da varie località italiane. Dopo il brunch, si riprenderà nel pomeriggio con l’intervento di Lolita Rinforzi, terza classificata al Premio “Peonia” 2025 sezione videopoesia, e a seguire la presentazione del libro “La tenerezza nelle stelle”, edizioni Bastogi, con le autrici presenti Gioconda Marinelli, Maria Stella Rossi e Maria Rosaria Selo. All’incontro sarà presente Monica Minucci che presenterà il suo lavoro “I Pastori realizzati e raccontati”. Si terminerà quindi con la seconda parte del reading.

Hanno aderito e parteciperanno con proprie letture i poeti: Monica Attanasio da Bolzano, Stefano Caranti, in video, da Occhiobello (Rovigo), Giulia Catricalà da Roma, Sabrina De Canio da Piacenza, Mariella De Santis da Roma, Ida Di Ianni da Isernia, Vincenza Di Schiena da Andria, Griselda Doka da Villapiana (Cosenza), Dalila Hiaoui da Roma ma originaria di Marrakesh, Cinzia Marulli da Roma, Beatrice Mezzone da Napoli, Melania Mollo da Pollena Trocchia (Napoli), Anita Napolitano da Roma, Olimpia Romano da Sant’Anastasia (Napoli), Filomena Scarallo da Napoli. La breve presentazione dei poeti partecipanti sarà curata da Giuseppe Vetromile.

domenica 9 novembre 2025

Presentato a Sant'Anastasia il libro "Mai spegnere la luce" di Rita Terracciano

Nell'ambito della Rassegna "Sant'Anastasia Arte e Spettacolo" di Carmine Giordano, patrocinata dal Comune di Sant'Anastasia, è stato presentato il nuovo libro di Rita Terracciano, "Mai spegnere la luce", dedicato alla nonna. L'incontro è avvenuto giovedì 6 novembre 2025 presso la nuova sede della Scuola di Teatro di Carmine Giordano, presente l'Assessore alla Cultura dottoressa Veria Giordano.
Sono intervenuti, dopo i saluti di Carmine Giordano e dell'Assessore, Giuseppe Vetromile e Melania Mollo.

Qui di seguito una breve riflessione sul contenuto del libro.

Le storie familiari, più o meno autobiografiche, sovente vengono scritte per raccogliere ricordi e memorie, in un processo di autoreferenzialità che potrebbe comportare dei rischi, in quanto, in qualche caso, potrebbe non interessare la gran parte dei lettori. In altri, pochi casi, questi racconti hanno invece il pregio di narrare, attraverso gli episodi, le vicende e la vita dei protagonisti, le culture, le tradizioni e soprattutto i valori fondamentali della famiglia e della società. In un mondo che va rapidamente svuotandosi di questi valori, che rappresentano il cardine etico e morale, l’ossatura sulla quale si costruisce una società sana, in un mondo che mira essenzialmente al tornaconto personale e gli affetti sono relegati a puri incontri materiali, proporre la storia di un legame affettivo particolarmente intenso è non solo educativo, ma assume un aspetto culturale di non secondaria importanza, e cioè il recupero di un mondo in cui la schiettezza e la sincerità, unite all’umiltà e alla semplicità del modus vivendi, costituivano le fondamenta della vita quotidiana, sia in ambito familiare che in quello sociale.
Mai spegnere la luce, di Rita Terracciano, rappresenta molto bene, con la sua narrazione, questi valori fondamentali, questa sincerità e schiettezza e umiltà della vita; una semplicità, beninteso, che non significa superficialità, bensì ricchezza di contenuti e sobrietà esistenziale.
Il libro si compone essenzialmente di tre parti. Nella prima c’è la storia penosa degli ultimi giorni della nonna, nella seconda Rita ha sapientemente inserito una serie di fotografie familiari, per lo più riguardanti la nonna Livia e le fasi del suo matrimonio con il nonno Francesco: una documentazione fotografica rilevante, che mostra la città di Sant’Anastasia come era negli ultimi decenni del secolo scorso. La terza parte è costituita essenzialmente da una lettera alla nonna e ai motivi che hanno spinto Rita a scrivere questo interessante libro, oltre ai ringraziamenti.
In questo libro la modalità intensa della narrazione riesce a coinvolgere il lettore, prendendolo quasi per mano e mostrandogli le sequenze come se fossero trasferite in uno scenario attuale, vivo e palpitante. La bravura e la competenza letteraria dell’autrice hanno reso possibile questa trasposizione scenica, grazie alla quale il lettore sente, avverte, le stesse emozioni provate dall’autrice, fin nei minimi particolari: l’attesa, l’ansia, le preoccupazioni, gli stati d’animo mutevoli a seconda del progredire della malattia della nonna, gli alti e bassi, i sensi di colpa provati per non essere stato in grado di accudirla perché costretta a letto per un’influenza, il dispiacere di vedere la nonna isolata in una fredda stanza d’ospedale, e soprattutto le feste natalizie offuscate dall’assenza della nonna, contrariamente a quanto di solito avveniva: un Natale certamente più triste e più freddo.
Il libro è percorso dunque da un afflato affettivo nei confronti della nonna davvero intenso e nobile, e rappresenta il filo conduttore che tiene insieme i diversi valori che la narrazione suggerisce: dall’affetto familiare al rispetto delle tradizioni che un tempo erano in grado di mantenere coesa le comunità, favorendo la socialità; e poi il velato ma importante e forte richiamo alle radici, la consapevolezza di avere alle spalle un consolidato nucleo storico, geografico e sociale, grazie al quale è sempre possibile riferirsi e rapportarsi per costruire società più sane e per dare un senso profondo al nostro progredire lungo il difficile percorso della vita quotidiana.
È un memoriale affettivo e storico, dunque, questo libro di Rita Terracciano, che ci riporta all’importanza delle radici, come dicevo, ma che, attraverso la storia delle tribolazioni della nonna, ci vuole anche suggerire riflessioni etiche e filosofiche sul senso della vita: "Mai spegnere la luce", così amava affermare la nonna, quasi un motto, è infatti lo sprone, la speranza, la tenacia, il coraggio, il non perdersi mai d’animo di fronte alle negatività della vita, ed è questo a mio avviso il nocciolo educativo più importante racchiuso in questo libro.

Sant'Anastasia, 6 novembre 2025



martedì 10 giugno 2025

Boema9, il Festival poetico di Arefu in Romania

Festival Internazionale di Poesia “Boema9”

Arefu (Romania), 6 – 9 giugno 2025


La poesia, si sa, non ha confini territoriali né temporali: si dirama lungo percorsi dolci o impervi e riesce a fluire nell’intimo di tutti coloro che sanno ascoltarla e sanno vibrare sulla stessa lunghezza d’onda che i suoni e le parole poetiche riescono a trasmettere. Non ci sono barriere e non ci sono confini, per chi vuole partecipare e condividere queste vibrazioni sincere e uniche che gli artisti sanno dare con le loro opere, che si tratti di creazioni materiali e strutturali come i dipinti e le sculture, o che si tratti di creazioni di versi, di poesie.
È accaduto così che dal 6 al 9 giugno poeti d’ogni dove hanno voluto offrire le loro voci e i loro versi, ma soprattutto la loro disponibilità ad unire i loro cuori e le loro anime, in occasione di “Boema9”, un grandioso festival della poesia che si è svolto ad Arefu, in Romania, una cittadina molto distante dalla capitale Bucarest, ma che offre tante opportunità di visite culturali, religiose e folcloristiche, essendo possibile ad esempio visitare il castello e i luoghi frequentati dal conte Vlad III, che nei romanzi e nel cinema diventa il noto conte Dracula.
Non solo poesia, dunque, ma anche piacevoli nuove conoscenze e sorprendenti incontri, come quelli degli orsi che, abituati al passaggio delle auto, si affacciano aggrappati ai guardrail facendosi ammirare e fotografare tranquillamente.
Ma tornando alla poesia, motivo principale del nostro soggiorno in Romania e che ha contribuito sicuramente all’arricchimento culturale ed umano di noi tutti, è da ammirare l’assenza di qualsiasi referenzialità negli interventi di ciascuno: la condivisione è stata forte e molto affettuosa, sì da realizzare un repertorio di singole voci poetiche che nello stesso tempo è diventato coro armonioso, canto caleidoscopico e pluritonale.
Ma non solo poesia: la poesia, importante comunque, ha fatto da tramite per unire le nostre esperienze, le nostre storie, le nostre emozioni, la nostra umanità e, perché no?, anche i nostri momenti scherzosi e di relax.
Devo personalmente ringraziare Adrian Suciu per l’accoglienza, Lucilla Trapazzo per avermi segnalato e incoraggiato ad effettuare il mio primo viaggio all’estero; un grazie grandissimo a Violeta Anciu per aver effettuato un ottimo lavoro di traduzione in romeno delle mie poesie. Un affettuoso abbraccio e ringraziamento a Cristin Art per aver letto e interpretato in romeno in modo magnifico le mie poesie. Ma i ringraziamenti vanno a tutti, tutti gli amici poeti che hanno preso parte all’incontro e che hanno documentato con foto questo bellissimo soggiorno ad Arefu. Ecco i loro nomi: Corneliu Rodeanu, Vlora Ademi, Muhsine Arda, Sabrina De Canio, Mara Venuto, Nicoleta Craete, Camelia Baciu, Alex Anastasiu, Dorin Croitor, Cosimin Dimitriu, Vasile Juverdeanu, Marza Traian.
Non sono poi mancati i momenti musicali e teatrali gradevolissimi di Tic Petrosel!
La disponibilità e l’accoglienza di questi amici romeni sono ammirevoli. Essendo molto distante Arefu dall’aeroporto di Bucarest, non hanno esitato a venire a prenderci in macchina il venerdì 6 e a riportarci in aeroporto il lunedì 9, partendo anche di notte! Desidero perciò ringraziare in modo particolare per questa grande disponibilità gli amici Cristin Art, Violeta Anciu e Dorin Croitor.
Un’esperienza poetica, culturale e umana veramente considerevole! Grazie ancora a tutti!

Arefu (Romania), 9 giugno 2025

sabato 29 giugno 2024

Ginestre per Leopardi

 

Villa delle Ginestre a Torre del Greco (Na): un luogo famoso e pittoresco, dove il grande Giacomo Leopardi soggiornò negli ultimi anni della sua vita. Ieri, 28 giugno 2024, grazie all’intraprendenza e alla sua professionale attitudine organizzativa, la poetessa romana, ma di origini campane, Raffaella Lanzetta, ha saputo riunire attorno a sé un bel numero di poeti importanti, provenienti da ogni regione d’Italia, per un incontro da dedicare al nostro caro Leopardi, nell’ambito di eventi organizzati dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane per celebrare la nascita del Poeta (29 giugno 1798).
Raffaella Lanzetta è riuscita a creare una gradevole atmosfera di condivisione poetica, collegando i vari interventi degli autori invitati, dinanzi ad un numeroso pubblico di amici, di estimatori e di altri poeti e scrittori.
Ospite d’onore è stato Umberto Piersanti, noto poeta e presidente del Centro Mondiale di Poesia e Cultura "Giacomo Leopardi", il quale ha letto alcuni brani della sua produzione poetica, dopo aver illustrato brevemente la figura del Leopardi.
Sono intervenuti i poeti: Tiziana Colusso, Fernando Della Posta, Mauro Ferrari (con l’editrice Cristina Daglio), Camelia Mirescu, Rita Pacilio, Plinio Perilli, Lorenzo Pompeo, Luciana Raggi, Ezio Settembri, Michela Zanarella, Giancarlo Sissa e Giuseppe Vetromile.
Ha allietato l’incontro l’artista e musicista Luca Pugliese.
Ha introdotto l’incontro, dopo i saluti dell’organizzatrice Raffaella Lanzetta, il Presidente della Fondazione Ville Vesuviane Gennaro Miranda.
28/6/24



Album foto dell'incontro su Facebook:

martedì 6 febbraio 2024

"La scrittura che rivela", a cura di Maria Pina Ciancio: un dialogo con 43 Autori contemporanei

E' da poco uscito per i tipi dell'ottimo Macabor Editore di Bonifacio Vincenzi, il libro "La scrittura che rivela", a cura della poetessa e operatrice culturale Maria Pina Ciancio.
Si tratta di un libro antologico molto interessante, in quanto raccoglie le opinioni e le riflessioni sul vasto tema che la poesia odierna può offrire, di diversi autori contemporanei che operano in questo campo.

Dice infatti l'Autrice del libro: "Il libro raccoglie gli interventi di alcuni poeti italiani contemporanei che hanno tentato di raccontare, in modo del tutto libero e personale, il loro rapporto più intimo e segreto con il vasto e sfaccettato mondo della parola e della scrittura. Alcuni di questi testi sono stati pubblicati negli anni sul Magazine LucaniArt, molti altri sono inediti".


Gli Autori presenti nel libro sono: Maria Allo, Lucianna Argentino, Francesco Arleo, Eleonora Bellini, Domenico Brancale, Michele Brancale, Luigi Cannillo, Roberto Ceccarini, Maria Benedetta Cerro, Maria Pina Ciancio, Domenico Cipriano, Lorenza Colicigno, Pino Corbo, Anna Maria Curci, Mariella De Santis, Francesco Di Girolamo, Annamaria Ferramosca, Fernanda Ferraresso, Antonio Fiori, Mario Fresa, Gabriella Gianfelici, Marco Giovenale, Stefano Guglielmin, Gina Labriola, Maria Lenti, Paola Loreto, Anna Rita Merico, Marina Minet, Ivano Mugnaini, Giovanni Nuscis, Rita Pacilio, Antonella Pizzo, Grazia Procino, Maria Pia Quintavalla, Daniela Raimondi, Alessandro Ramberti, Margherita Rimi, Loredana Semantica, Antonio Spagnuolo, Rossella Tempesta, Silvano Trevisani, Giuseppe Vetromile, Bonifacio Vincenzi.

Il libro è disponibile presso l'Autrice o presso Macabor Editore.

La scrittura che rivela, dialogo con 43 autori contemporanei, a cura di Maria Pina Ciancio, Macabor Editore, dicembre 2023. Euro 15.

domenica 3 dicembre 2023

Un piacevole ritorno: Luigi Fontanella a Terzigno

Si ritorna sempre volentieri nei luoghi natii, ancora e sempre ricchi di ricordi e di sentimenti profondi che indissolubilmente permangono nella persona che, per motivi di lavoro o altro, svolge la sua vita lontano da quelle radici. È così anche per Luigi Fontanella, poeta e letterato che svolge la sua prevalente attività negli Stati Uniti, essendo professore emerito di Letteratura Italiana presso l’Università di Stato di New York, alternando frequenti soggiorni a Firenze e a Roma. Fontanella è noto anche per aver fondato la Rivista Gradiva, edita da Olschki di Firenze, rivolta ad un pubblico internazionale con testi sia di poeti italiani che di autori esteri di origine italiana. Ed è stato proprio durante uno di questi suoi ritorni in Italia, che gli amici di lunga data gli hanno organizzato un incontro conviviale per trascorrere con lui qualche ora ricordando vecchi aneddoti ma soprattutto per accogliere la sua Poesia, in particolare quella recentemente pubblicata in un corposo volume intitolato "Dell'ultimo orizzonte", Poesie scelte (1970-2021), Interlinea Edizioni. Il volume raccoglie infatti tantissimi testi selezionati della sua lunga e intensa "carriera" poetica. Gli amici hanno voluto così dedicargli una giornata, per festeggiarlo e per leggere alcune delle sue poesie durante un gustoso pranzo presso la Trattoria Leopoldo di Terzigno. L'incontro è stato organizzato da Salvatore Violante, dall'Associazione “In Ter Nos” di Antonella Bianco e dal Circolo Letterario Anastasiano di Giuseppe Vetromile.
Sono intervenuti, oltre a Luigi Fontanella: Fabio Dainotti, Carlo Di Legge, Giansalvo Pio Fortunato, Luigi Franzese, Angela Giassi, Diego Macellaro, Antonietta Manna, Wanda Marasco, Enzo Rega.
Ha allietato l'incontro il maestro Filippo Vitiello.
Un evento importante, da ricordare, per il territorio vesuviano e di Terzigno in particolare, per confermare ancora la vitalità della buona poesia e degli Autori, artisti e letterati di grande talento, che animano la scena culturale locale, e non solo.


Terzigno, 2 dicembre 2023







sabato 4 novembre 2023

Incontro con i poeti Fortunato e Vetromile a Torre Annunziata

Libreria Libertà Bio Bar Erboristeria Asperula, nel centro storico di Torre Annunziata (Na): uno spazio gradevolissimo e accogliente, sapientemente gestito, dove ogni angolo è pratico e ricco di proposte, dai libri all'erboristeria alle creme e anche al bar.
Si è svolto qui, in un salottino interno, l'incontro di poesia organizzato da Alessandro Russo, che ha visto protagonisti due poeti, diversi per età, per contenuti e per modalità espressive, ma uniti dallo stesso entusiasmo e pertinacia nel portare avanti con serietà e impegno i propri progetti poetici e letterari: il giovanissimo ma già valente Giansalvo Pio Fortunato, e Giuseppe Vetromile.
L'incontro, molto interessante, ha riguardato le due recenti pubblicazioni degli autori, rispettivamente Civiltà di Sodoma (RPlibri edizioni), e Esercizio all'esistenza  (Puntoacapo Editrice). Ma la presentazione è stata anche l'occasione per approfondire, grazie anche alle domande rivolte dallo stesso conduttore dell'incontro Alessandro Russo e anche dal pubblico, diverse tematiche e modalità del fare poesia al giorno d'oggi.
Una serata davvero piacevole e ricca di spunti di riflessione.
Grazie ai gestori della Libreria, grazie ad Alessandro, grazie alle due lettrici Ornella Cuomo ed Elvira Scognamiglio, e grazie agli amici intervenuti, in particolare Olimpia Romano e Antonella Bianco.
Torre Annunziata, 3 novembre 2023









Il II Volume dell'Antologia "Transiti Poetici"

CIRCOLO DELLE VOCI, Vol. I°

"Gusti di...versi", Ristorante Albergo dei Baroni, Sant'Anastasia (Na), 13 marzo 2015

La mostra "Il respiro della materia / I colori dell’anima"

Due poesie di Gerardo Pedicini

L’ombra del tempo

(per Sergio Vecchio


L’ombra del tempo

è ferma alla tua porta

e tra i rami

vigila la civetta,

cara agli dei.

Nel silenzio della notte

avanza il giorno tra le spine

e il vento rode

le vecchie mura sibarite

intrise d’acqua e di memorie.

Dorme nel profondo la palude:

il Sele discende lento fino al mare

e svuota le tombe dei sacrari.

Ora è l’antica Hera,

ora è Poseidon a indicarti il cammino.

Alla deriva del vento

il tuo passo di lucertola

è rapido volo d’uccello.

Sotto la tettoia scalpita il treno

sugli scambi e rompe le stagioni

nel vuoto delle ore.

Nel laboratorio acceso di speranze

resti tu solo a sorvegliare

il perimetro antico delle mura

mentre vesti d’incenso i tuoi ricordi

tracciando sul foglio linee d’ombra.

***

I segni della storia

(ad Angelo Noce)


Cinabro è il fuoco dei ricordi:

passano rotte di terre nella mano

e sfilano i segni della storia.

Ombre e figure

alzano templi alla memoria.

Nell’antico corso del mare

si sospende la luce del giorno.

È un sogno senza fine.

Transita il tempo da un foglio all’altro

e incide in successione

ciò che già fu, ciò che sarà

nella tenue traccia del tuo respiro.

(Gerardo Pedicini)

Il libretto "I Poeti della rosa"