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Sarà questo un blog essenzialmente dedicato alle recensioni, alle notizie letterarie, alle presentazioni di libri ed agli appuntamenti ed incontri relativi al nostro territorio vesuviano, e non solo: dedicheremo spazio a tutte le notizie interessanti che ci giungeranno, con lo scopo di fornire valide informazioni culturali e spunti di riflessione su temi di carattere poetico e letterario in generale.
Buona lettura e buona consultazione.

giovedì 29 settembre 2016

Mario Fresa, "In viaggio con Apollinaire"

Dopo "Omaggio a Marziale" e "Catullo vestito di nuovo", ecco una nuova interessante "rivisitazione" dell'ottimo poeta, critico e saggista salernitano Mario Fresa, intitolata "In viaggio con Apollinaire", artistica plaquette edita da L'Arca Felice. Si tratta anche qui di una intelligente scelta di dieci testi del grande poeta francese Guillaume Apollinaire, ben tradotti dall'acume creativo del nostro Mario Fresa: Topino e Gambero da "Il Bestiario; Campane, Costellazione, Alberghi, Corni da caccia e La bianca neve da "Alcools" (l'opera più significativa di Apollinaire); Piove e Metamorfosi, da "Calligrammi", e infine "Scena notturna del 22 aprile 1915".
Il volumetto si presenta con un pregevole inserto grafico dell'artista Massimo Dagnino, autore anche del disegno di copertina e degli interni.
La Direzione Editoriale e Artistica è di Ida Borrasi.
Un lavoro davvero pregevole, sia per la veste tipografica, sia per il contenuto: grazie alle traduzioni di Mario Fresa, è possibile e piacevole la riproposta di lettura di poeti classici e di autori importanti che hanno dato un contributo altissimo alla letteratura e alla poesia italiana ed europea.


G.V.
29/9/2016

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Il II Volume dell'Antologia "Transiti Poetici"

CIRCOLO DELLE VOCI, Vol. I°

"Gusti di...versi", Ristorante Albergo dei Baroni, Sant'Anastasia (Na), 13 marzo 2015

La mostra "Il respiro della materia / I colori dell’anima"

Due poesie di Gerardo Pedicini

L’ombra del tempo

(per Sergio Vecchio


L’ombra del tempo

è ferma alla tua porta

e tra i rami

vigila la civetta,

cara agli dei.

Nel silenzio della notte

avanza il giorno tra le spine

e il vento rode

le vecchie mura sibarite

intrise d’acqua e di memorie.

Dorme nel profondo la palude:

il Sele discende lento fino al mare

e svuota le tombe dei sacrari.

Ora è l’antica Hera,

ora è Poseidon a indicarti il cammino.

Alla deriva del vento

il tuo passo di lucertola

è rapido volo d’uccello.

Sotto la tettoia scalpita il treno

sugli scambi e rompe le stagioni

nel vuoto delle ore.

Nel laboratorio acceso di speranze

resti tu solo a sorvegliare

il perimetro antico delle mura

mentre vesti d’incenso i tuoi ricordi

tracciando sul foglio linee d’ombra.

***

I segni della storia

(ad Angelo Noce)


Cinabro è il fuoco dei ricordi:

passano rotte di terre nella mano

e sfilano i segni della storia.

Ombre e figure

alzano templi alla memoria.

Nell’antico corso del mare

si sospende la luce del giorno.

È un sogno senza fine.

Transita il tempo da un foglio all’altro

e incide in successione

ciò che già fu, ciò che sarà

nella tenue traccia del tuo respiro.

(Gerardo Pedicini)

Il libretto "I Poeti della rosa"