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lunedì 5 dicembre 2016

Novecento non più, l'Antologia sul Realismo Terminale

NOVECENTO NON PIU' – VERSO IL REALISMO TERMINALE
Antologia Poetica a cura di Diana Battaggia e Salvatore Contessini
Lettera agli Autori di Guido Oldani
La Vita Felice, 2016

Ecco una nuova e bella Antologia, di quelle da tenere sulla scrivania e da leggere di tanto in tanto, per trarne spunti e riflessioni stimolanti sulla poesia contemporanea. E non è poca cosa, dal momento che le raccolte antologiche sono tante e molte di loro vengono realizzate senza un particolare filo conduttore che possa dare un senso al progetto. "Novecento non più", sottotitolo "Verso il realismo terminale", è pertanto un lavoro encomiabile, che si ispira al progetto poetico di Guido Oldani sul Realismo Terminale, l'originale movimento contraddistinto dalla peculiarità del linguaggio poetico che pone maggiormente l'accento sugli oggetti di tutti i giorni anziché sulla natura.

Ottima la selezione dei curatori, Diana Battaggia e Salvatore Contessini, i quali hanno inserito in questa pregevole antologia poeti di tutta Italia con testi aderenti al tema del Realismo Terminale: Eva Laudace dall'Abruzzo, Carla Spinella dalla Calabria, Mimmo Cipriano, Rita Pacilio, Luigi D'Alessio, Antonio Vittorio Guarino e Giuseppe Vetromile dalla Campania, Giusy Cafari Panico, Massimo Silvotti, Sonia Lambertini e Valerio Succi dall'Emilia Romagna, Guido Cupani dal Friuli, Roberto Maggiani, Cinzia Marulli, Tiziana Marini, Rosa Riggio, Maurizio Soldini, Isabella Vicentini e Alexandra Zambà dal Lazio, Aky Vetere dalla Liguria, Paolo Agrati, Linda Ansalone, Alessandra Paganardi, Sabrina Amadori, Maria Elena Danelli, Caterina Davinio, Antonio Devincienti, Izabella Teresa Kostka e Riccardo Lanfranchi, Marina Massenz, Guido Mura, Roskaccio, Fabiano Spessi e Andrea Tavernati dalla Lombardia, Salvatore Sblando, Angelo Donna, Marco G. Maggi, Max Ponte e Silvia Rosa dal Piemonte, Enza Armiento, Antonio Lillo, Alfonso Michele Lotito, Riccardo Benzina, Massimo D'Arcangelo e Michele Toriaco dalla Puglia, Valentina Neri dalla Sardegna, Rita Caramma, Loredana Semantica e Emilio Paolo Taormina dalla Sicilia, Carlotta Zanobini, Adua Biagioli Spadi, Anna Maria Dall'Olio e Carla Malerba dalla Toscana, Stefano Bolognesi dal Trentino, Sylvia Pallaracci e Sergio Pasquandrea dall'Umbria, Anna Toscano e Adalgisa Zanotto dal Veneto, Barbara Carle dagli USA.

(G. Vetromile)

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La mostra "Il respiro della materia / I colori dell’anima"

Due poesie di Gerardo Pedicini

L’ombra del tempo

(per Sergio Vecchio


L’ombra del tempo

è ferma alla tua porta

e tra i rami

vigila la civetta,

cara agli dei.

Nel silenzio della notte

avanza il giorno tra le spine

e il vento rode

le vecchie mura sibarite

intrise d’acqua e di memorie.

Dorme nel profondo la palude:

il Sele discende lento fino al mare

e svuota le tombe dei sacrari.

Ora è l’antica Hera,

ora è Poseidon a indicarti il cammino.

Alla deriva del vento

il tuo passo di lucertola

è rapido volo d’uccello.

Sotto la tettoia scalpita il treno

sugli scambi e rompe le stagioni

nel vuoto delle ore.

Nel laboratorio acceso di speranze

resti tu solo a sorvegliare

il perimetro antico delle mura

mentre vesti d’incenso i tuoi ricordi

tracciando sul foglio linee d’ombra.

***

I segni della storia

(ad Angelo Noce)


Cinabro è il fuoco dei ricordi:

passano rotte di terre nella mano

e sfilano i segni della storia.

Ombre e figure

alzano templi alla memoria.

Nell’antico corso del mare

si sospende la luce del giorno.

È un sogno senza fine.

Transita il tempo da un foglio all’altro

e incide in successione

ciò che già fu, ciò che sarà

nella tenue traccia del tuo respiro.

(Gerardo Pedicini)

Il libretto "I Poeti della rosa"